La famosa (non molto qui forse, ma nel resto del mondo libero di sicuro) e divertentissima striscia a fumetti "Perle ai porci" (Pearls before swine in originale), creata da Stephan Pastis e pubblicata in Italia sulla rivista mensile Linus, sbarca anche in versione animata sul sito comics.com. Personalmente, spero l'esperimento serva a far guadagnare a questo piccolo capolavoro di comicità l'attenzione che merita anche nel nostro paese.
L'allegra banda di animaletti parlanti nata nel 2001, e capace ad oggi di invadere mezzo mondo ogni giorno dalle pagine di oltre 500 giornali, ha finalmente ottenuto il riconoscimento massimo cui un fumetto possa aspirare: una trasposizione animata. E poco importa se in onda soltanto sul web, dato che è proprio questa la culla d'origine delle prime "perle".
Senza nascondere la propria ammirazione e il debito di riconoscenza nei confronti del sommo maestro Charles Schultz, che in passato aveva incontrato una volta e dal quale aveva ricevuto preziose parole di incoraggiamento, Pastis nelle sue creazioni rivitalizza lo stile comico basato sulla singola "striscia" e l'umorismo e a 360 gradi dei Peanuts, senza però farsi prendere troppo la mano dall'emulazione eccellente.
I personaggi delle perle (compresa la trasposizione di Pastis stesso, spesso vittima della sua stessa fantasia) sono assolutamente originali e moderni, meno filosofici e malinconici ma maggiormente caustici e diretti rispetto agli amichetti di Charlie Brown, e quindi forse più indicati al più che smaliziato pubblico contemporaneo.
Se la trasposizione animata, perdipiù solo in lingua originale, potrebbe non aggiungere molto alla già travolgente forza comica della striscia (è davvero difficile), spero almeno che grazie alla condivisione dei filmati sui social network queste vere e proprie "perle di saggezza" raggiungano la mole di pubblico che meritano; di certo molto maggiore rispetto a quello abbastanza di nicchia che garantisce la seppur ottima Linus.
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