12 novembre 2010

Qui...

Hai abbandonato il tuo Paese in cerca di fortuna? Sei partito per aiutare la tua famiglia, sperando di imparare un mestiere che un giorno ti permetta di tornare a casa in condizioni migliori?
Bé mio caro amico permettimi di darti un consiglio: tieniti alla larga dalle coste italiane che è meglio.




Qui non rispettiamo i diritti di chi è diverso, anche solo nel colore; qui ti daremo un lavoro ma non ti considereremo mai un cittadino come gli altri; qui sarai discriminato e accusato dai TG dell'aumento della violenza nelle strade; qui sarai costretto a nasconderti di notte per non essere rispedito indietro; qui probabilmente non riuscirai mai a guadagnare a sufficienza per rivedere la tua terra d'origine e i tuoi bambini.

Qui dominano l'intolleranza e la paura; qui si schiavizza la gente nei campi d'arance per poi prenderla a bastonate e rimetterla sulle navi quando osa alzare la voce; qui non c'è uguaglianza nemmeno tra nord e sud Italia; qui ti faranno chiamare casa una stanzetta da condividere con 10 persone; qui non sarai una risorsa per il mondo del lavoro in crisi, ma una minaccia; qui la politica non sarà mai dalla tua parte.

Qui la polizia carica a suon di manganello anche indifesi cittadini in regola senza farsi alcuno scrupolo; qui le maggiori cariche istituzionali insultano liberamente intere categorie di esseri umani; qui finisci in galera per qualche canna ma non per mafia o falso in bilancio; qui se vuoi studiare seriamente devi solo sperare di potertene un giorno andare all'estero; qui la legge fa paura proprio a coloro che dovrebbe difendere; qui spesso la parola "razzista" non è un'offesa, ma un complimento.

Qui, in questo Paese che si dice democratico dove sono nato, non c'è posto neppure per molti Italiani.

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