11 ottobre 2010

I Simpson visti da Bansky

L'artista e attivista britannico Bansky, figura di culto nell'ambiente underground internazionale per il carattere provocatorio, quando non proprio sovversivo, di molte sue opere, ha realizzato una speciale sigla di apertura (video postato a fondo pagina, ndr) per quello che ad oggi è probabilmente l'unico programma "alternativo" altrettanto di culto (e da almeno 20 anni): i Simpson.
Una collaborazione  che com'era facile immaginare non è passata inosservata.
Se il carattere aggressivo e polemico usato da Bansky avrebbe potuto rappresentare un problema per molti fan della serie, abituati a toni decisamnete più accorti, allo stesso tempo molti fan della sua street-art potrebbero leggere come un mezzo tradimento la collaborazione del proprio idolo con uno show gestito da una rete del magnate Rupert Murdoch.
Comunque, forse in restituzione di un favore all'artista, che poco prima dell'anniversario dell'uragano Katrina dipingeva un Bart Simposn "umano" (vedi sopra), la serie non si è tirata indietro e ha lasciato la massima libertà di espressione all'illustre ospite, senza mettere limiti di alcun tipo a cosa poteva essere rappresentato.
E il nostro, la libertà, l'ha sfruttata tutta, eccome!!

Come sempre più spesso accade, nella modernità gli artisti citano opere altrui per esser poi ri-citati a loro volta, in un girotondo che amplia a dismisura i mezzi e le tecniche d'espressione e crea legami stretti tra le figure più rilevanti e accreditate del panorama intellettuale mondiale.
Non so se sia un bene o un male: di certo molti artisti di nicchia sono arrivati al grande pubblico attraverso questo tipo di collaborazioni.

Questo processo non è il caso di Bansky forse, che già godeva di una certa notorietà. Ma è vero anche che difficilmente un pittore sarebbe in grado di raggiungere con una sola sua opera la fetta di pubblico che una puntata dei Simpson è solita raggiungere in un mese, e che viceversa sarebbe stato impossibile per Groening e i suoi creare una sigla tanto trasgressiva senza incorrere in (enormi) noie legali.
A conti fatti un bel guadagno per tutti quindi!

Così, fugate le ultime perplessità, in data 10-10-2010, un giorno che ha rivestito un certo interesse per gli appassionati di numerologia e di cabala, negli Stati Uniti è stata mandata in onda la puntata "modificata" con sigla ad opera dell'artista inglese: quasi due minuti completamente scritti e diretti dal genio dello street artist più rispettato e conosciuto al mondo (sebbene pochissimi sappiano chi si celi in realtà dietro il celebre pseudonimo) per un risultato che lascerà molti a bocca aperta.
Oggi la notizia era un po' ovunque in rete; ma perché tanto bailamme attorno ad una frivolezza di questo genere?

La risposta è semplice: perché di punto in bianco, senza avviso, ieri sera gli Americani si sono trovati davanti ad una apertissima provocazione al sistema Usa nel suo insieme, un messaggio forte contro lo sfruttamento e la povertà che difficilmente le menti dei più giovani lasceranno passare inosservato (si spera), o che comunque susciterà qualche domanda e altrettante perplessità (se non addirittura dubbi...).

Un affresco fin troppo commovente del funzionamento del nostro "libero mercato" viene reso con la solita ironia dissacrante e divertente cui la famiglia più gialla d'America ci ha abituati, ma componente comica stavolta si sostituisce un forte messaggio di sfida diretto al mondo intero, per una volta non attraverso le parole di politici bolsi e inaffidabili o mamme preoccupate, ma da mentalità giovani che ai giovani si rivolgono per sperare in un futuro diverso.

A voi l'ardua sentenza.

Nessun commento:

Posta un commento