9 novembre 2010

Il principe otto anni dopo

So che a molti non importerà assolutamente nulla, ma sento il bisogno incontenibile di dirlo: il concerto di Prince a Milano il 3 novembre è stato un'esperienza unica e indimenticabile! Tra tanti classici (Kiss, Let's go crazy, 1999, Purple Rain) e qualche pezzo dell'ultimo album (Lavaux, Everybody loves me...) il ragazzo di Minneapolis si è fatto più che perdonare dell'assenza quasi decennale dalla scena italiana.




Grande musica, grande show, un cinquantenne che si muove ancora come un ragazzo mentre la folla in delirio, tra attempati fan della prima ora e giovani sbarbati amanti del funk, non smette di muoversi, di saltare, di ballare a perdifiato sui ritmi più veloci senza dimenticare di commuoversi con l'immancabile accendino in mano in occasione di pezzi lenti e melodici come la meravigliosa (e coreograficamente ineccepibile... vedi sotto) Purple Rain.

Come se non bastasse, al suo terzo (o quarto? nell'euforia del ritmo devo aver perso il conto) coming back il "genio di Minneapolis" invita alcuni fan a salire sul palco insieme a lui, e nemmeno pochi: una folla di una cinquantina di persone sorridenti e felici come non mai si muove indemoniata a fianco del proprio idolo, che continua a funkeggiare divertito, mentre coriste e alcuni musicisti fingono di vigilare, ma in realtà ballano anche loro con i fortunati.



Infine, quando tutto sembrava finito e stavo sorseggiando la mia ultima birra aspettando che la massa lasciasse palazzetto e parcheggio, ecco la sorpresa finale: per poche centinaia di persone Prince torna in scena e suona per un'altra mezz'ora; il tutto reso assolutamente incredibile da una atmosfera quasi familiare nell'immenso palcoscenico del Forum di Assago.

Avevo scritto che ritenevo 60 euro decisamente troppi per un concerto, e lo penso ancora. Ma tutto sommato tra le tante stronzate per cui avrei potuto spendere gli stessi soldi, sono contento di aver assistito a questo spettacolo unico (anche se spero non sarà per sempre così caro assistere a un evento valido).

Che gli organizzatori si muovano fin da subito se necessario: l'Italia non si merita proprio di aspettare altri 8 anni per rivedere il principe.

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