Un'Italia tutta da ridere

Se non mi sono ancora espresso sull'attuale situazione politica italiana non è per protesta né per disinteresse né per disinformazione. Semplcemente, e penso di non essere il solo, di queste imperscrutabili manovre che stanno investendo il nostro paese non sto capendo un cazzo.
Sta succedendo troppa roba, e tutta insieme. Ma niente paura: non è nulla che riguardi la politica vera, ovviamente.

Facciamo un breve resoconto e cerchiamo di schiarirci le idee, sperando di venire a capo di qualcosa in questa Babilonia di fondi neri, pizzini, latitanti nascosti da 15 anni a casa loro e scrittori logorroici che guidano l'insurrezione.
Se poi davvero c'è qualcosa da capire...

Allora: mentre Fini si riscopre rivoluzionario e medita di partire per la Bolivia per terminare l'opera del Che, Berlusconi si accoppia con esseri di ogni etnia e razza purché, ci tiene a specificare, non di sesso maschile; il Pd come al solito prova a lamentarsi alzando educatamente la mano, ma, sempre come al solito, nessuno se lo fila.

Nel frattempo Sandro Bondi, che d'altronde è un poeta sopraffino, mica un politico, riesce dove persino la devastante forza del vulcano Vesuvio aveva fallito, dispensando poi nel tempo libero perle di cultura generale e in particolare cinematografica ("conosco Sorrentino, e ho visto Gomorra. La Ferilli è sempre insuperabile!").



Bossi intanto, contento come un pupo con un giocattolo nuovo, si gode le prime avvisaglie di federalismo e ormai di rado apre la bocca, perlopiù per sparare rutti o mugugni incomprensibili a chiunque non sia munito di sofisticate ed educate orecchie padane.

Ma anche il gentil sesso della libertà non è da meno in quanto a finezza e acume politico: mentre B. sul palco del teatro Nuovo ri-candida la Moratti a sindaco di Milano (non ha ancora rovinato tutto, diamole tempo), sotto il palco la ministra dell'istruzione Mariastella Gelmini fa sfoggio della sua, appunto, istruzione apostrofando la collega Michela Brambilla con il colorito epiteto di "cagna".
  
Lei, offesa, lo dice a  Berlusconi, che però al momento c'ha la macchina del fango occupata e ha potuto affidare la notizia soltanto a quella checca (parole sue eh!) di Alfonso Signorini. Il malcapitato, preso alla sprovvista dal succulento scoop, aveva poco spazio in pagina tra le tette del Grande Fratello e le ultime da X-Factor, e insomma ha fatto un lavoro di merda: su Chi si è persino dimenticato di scrivere i nomi delle ministre!

Si prosegue poi con la ex candidata al ruolo di premier Daniela Santanché, che afferma di amare tanto questo governo da "essere disposta a diventare una killer" per difenderlo. "Niente paura, non è difficile" le risponde Napolitano, "ormai la costituzione l'avete già praticamente uccisa, basta solo il colpo di grazia".

Siccome poi di battutacce sulla scarsa moralità di palazzo Chigi non ce n'erano già abbastanza in giro, Alessandra Mussolini accusa la Carfagna di avere "una liason politica con Bocchino". Immediato lo sciopero dei giornalisti satirici: "siamo stufi, con battute come questa in pratica ci rubano il lavoro!", fanno sapere tramite il proprio ufficio stampa.

Per finire, la notizia che ha fatto più scalpore negli ultimi giorni. Grande attesa infatti per la partecipazione di Bobo Maroni al programma di Saviano e Fazio "Vieni via con me", dove il ministro tenterà di scagionare la Lega dalle pesanti accuse di collusione con la mafia che lo scrittore aveva rivolto al partito (in un intervento al di sotto del suo standard: solo 45 minuti) nell'ultima puntata. Pare leggerà un pizzino con i valori della Lega.

La disperazione del boss Antonio Iovine al momento dell'arresto.

A sorpresa poi, porterà impacchettato come dono al presentatore il boss Michele Zagaria, nuovo referente dei Casalesi dopo il recente arresto di Iovine e anche lui latitante da più di 10 anni.
I carabinieri lo hanno trovato pochi giorni dopo l'arresto del "collega" nella stessa abitazione: il furbacchione, al momento dell'arresto di Iovine, era riuscito a sottrarsi alla cattura nascondendosi sotto la doccia.

Bene, direi che può bastare. Ovviamente ho ricamato un po' su alcune cose (ad esempio che l'intervento di Saviano è durato solo 45 minuti), in fondo è un gioco, ma per la maggior parte quello che avete letto è la pura verità.

Anzi... mi viene il dubbio che ormai, al punto in cui siamo, la verità sia satira e la satira sia diventata giornalismo: ma che bella quest''Italia tutta da ridere, non vi pare?